La frase che sento più spesso e che costa migliaia di euro ai venditori
- Giulia Tola

- 24 nov
- Tempo di lettura: 5 min

Nel mio lavoro incontro venditori ogni giorno. Alcuni arrivano preparati, altri un po’ meno. Ma c’è una frase, una soltanto, che sento ripetere da anni con una costanza quasi matematica.
Una frase
sembra innocua, ma che in realtà ha il potere di:
❌ bloccare trattative
❌ allungare i tempi di vendita
❌ far perdere valore all’immobile
❌ far scappare gli acquirenti seri
❌ e costare al venditore migliaia (a volte decine di migliaia) di euro
La frase è questa:
«Tanto se non la vendo… non ho fretta.»
Sembra una posizione di forza, vero?
Sembra che tu dica: “Sono tranquillo, non mi faccio mettere pressione, decido io i tempi.”
E invece — te lo dico con oltre dieci anni di esperienza diretta — è l’inizio della disfatta.
Vediamo perché.
Perché “non avere fretta” non significa quello che pensi
Quando un venditore mi dice che non ha fretta, di solito intende:
“Voglio scegliere con calma”
“Non voglio svendere”
“Aspetto l’offerta giusta”
“Non mi interessa se ci vuole tempo”
In teoria non c'è nulla di sbagliato in questo. Avere un approccio sereno è positivo.
Il problema è che nel mercato reale, questa frase non viene interpretata così.
Nel mercato reale, questa frase manda un messaggio completamente diverso.
Perché gli acquirenti non sono ingenui. E soprattutto, non sono sprovveduti come dieci anni fa!
Come la percepiscono gli acquirenti seri
Quando l’acquirente sente che il venditore “non ha fretta”, traduce automaticamente così:
“Non è motivato”
“Non scenderà a compromessi”
“Non sarà semplice trattare”
“La trattativa sarà lunga e snervante”
“Meglio non perdere tempo qui”
Gli acquirenti davvero pronti — quelli che hanno già parlato con la banca, quelli con le idee chiare, quelli che vogliono comprare entro 30/60 giorni — non amano perdere tempo.
E sai cosa fanno? Semplice: vanno sulla casa successiva.
Non perché la tua casa non sia bella. Non perché non sia giusta per loro.
Ma perché percepiscono una mancanza di concretezza.
E il mercato moderno premia solo chi è concreto.
Il mercato del 2025: acquirenti preparati, veloci, selettivi
Nel 2025 comprare casa non è un impulso. Non lo è più da anni.
Chi compra:
segue i portali per mesi
guarda decine di annunci
confronta prezzi al metro quadro
verifica planimetrie e documenti
parla con la banca prima ancora di visitare
arriva a ogni visita con un file pieno di screenshot e comparazioni
E soprattutto: non spreca tempo con chi non dimostra intenzioni chiare!!
È cambiata la psicologia del compratore. E molti venditori non se ne sono accorti.
Il vero problema di questa frase (che nessuno ti dice)
La frase “non ho fretta” genera un effetto domino molto pericoloso:
1️⃣ Non arrivano offerte serie.
Gli acquirenti motivati si defilano.
2️⃣ Restano solo i curiosi e i “turisti immobiliari”
Quelli che guardano 20 case ma non comprano niente.
3️⃣ Il tuo immobile rimane online troppo a lungo
E quando un immobile “invecchia”, il valore crolla.
4️⃣ L’unica offerta che arriva…
…è di solito molto più bassa del prezzo reale di mercato.
5️⃣ E indovina cosa pensa il venditore?
“Non accetto, non ho fretta.” Il circolo ricomincia.
Questo meccanismo, negli anni, ha bruciato più immobili di quanto tu possa immaginare.
Il tempo non è neutro: il mercato punisce l’attesa
C’è un concetto che spiego sempre ai miei clienti: nel mercato immobiliare, il tempo costa.
Costa interesse.
Costa desiderio.
Costa potere negoziale.
Costa denaro.
La tua casa è come un prodotto esposto in vetrina: i primi giorni tutti la guardano, tutti la valutano, tutti la considerano.
Dopo settimane, è percepita come “invenduta”. Dopo mesi, come “problematicamente invendibile”.
E sai qual è la prima domanda che gli acquirenti si fanno?
«Perché nessuno l’ha ancora presa? Cosa c’è che non va?»
La tua risposta potrebbe essere “niente, va tutto bene”. Ma la percezione genera realtà. E la realtà, nel mercato, determina il prezzo.
Non è una questione di fretta. È una questione di obiettivo.
Io lo dico sempre ai clienti: non serve avere fretta — serve avere chiarezza.
La chiarezza crea strategie. La strategia crea risultati.
La “non fretta”, purtroppo, crea immobilismo. E l’immobilismo, nel mercato, costa.
Avere un tempo indefinito davanti non significa che puoi aspettare all’infinito.
Significa solo che rischi di non cogliere l’attimo in cui la domanda è alta e l’interesse è forte.
Il mercato non aspetta nessuno.
Attenzione: non ti sto dicendo di accettare la prima offerta bassa!
Assolutamente no!
Quello che ti sto dicendo è:
📌 La motivazione non riguarda la fretta. Riguarda la volontà reale di arrivare a un risultato.
📌 La concretezza non riguarda il prezzo. Riguarda l’atteggiamento.
📌 La strategia non riguarda il tempo. Riguarda il posizionamento.
Un venditore motivato non è uno che “vuole vendere subito”.
È uno che:
sa cosa vuole
accetta di ascoltare i dati
è disposto a fare i passaggi giusti
comprende le dinamiche del mercato
costruisce una strategia insieme al professionista
E il mercato premia sempre questo tipo di venditore.
Esempio reale (Mirano)
Una casa che ho seguito nel 2024 è l’esempio perfetto.
Il proprietario mi ha contattata dopo 7 mesi di tentativi “fai da te”, aveva ricevuto almeno 15 visite, ma sempre la stessa risposta: “Nessun problema, ti facciamo sapere.”
Non avevano fatto sapere niente.
La sua frase era: «Io non ho fretta, quindi aspetto l’offerta giusta.»
Ma l’offerta “giusta” non era mai arrivata.
Sei mesi dopo, ha capito dove era l’errore: non il prezzo, non la casa, non il quartiere.
Era la percezione.
Quando abbiamo riposizionato l’immobile con una strategia chiara, in esclusiva, con foto professionali, home staging e una comunicazione seria… L’offerta giusta è arrivata in 10 giorni.
Le case non si vendono per magia.
Si vendono per coerenza.
La frase “non ho fretta” va sostituita con qualcosa di più utile
Ti propongo una sostituzione molto più efficace.
Invece di:➡️ «Non ho fretta.»
Prova con:➡️ «Voglio vendere bene e con una strategia chiara.»
La differenza non è solo linguistica.
È psicologica.
È strategica.
È concreta.
In un caso trasmetti immobilismo. Nell’altro trasmetti serietà.
E gli acquirenti seri riconoscono i venditori seri.
I 3 consigli per chi vuole vendere senza stress (e senza perdere soldi)
1️⃣ Chiarisci il tuo vero obiettivo
Vendere “per sport” non porta da nessuna parte. Vendere con una strategia sì.
2️⃣ Affidati a un professionista che ti parla chiaro
Non quello che ti dice quello che vuoi sentire, ma quello che ti dice quello che devi sapere.
3️⃣ Togli di mezzo la parola “fretta”
La vendita non è una corsa. È una decisione guidata da dati, non da emozioni.
Conclusione: la frase più costosa della vendita di casa
La frase “non ho fretta” non ti protegge. Ti sabota!
A livello emotivo, ti fa sentire forte.
A livello di mercato, ti rende invisibile agli acquirenti giusti.
La tua casa merita una strategia, non un’attesa infinita. Merita chiarezza. Merita concretezza. E merita di essere venduta nel momento in cui il mercato è pronto…non quando “capiterà”.
Per questo: non è la fretta che costa soldi. È l’assenza di strategia!
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E se hai un progetto concreto 🏡 scrivimi: ti dico subito cosa serve per venderla al meglio 💬🤝




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